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GREGORIO XIII

Descrizione

Camera matrimoniale Comfort di mq 20

Presenta volte a botte

Ingresso autonomo indipendente con accesso dal vicolo

Breakfast: Porta Ad Alt

Dispone di aria condizionata, Tv led satellite 40”, connessione wi-fi e lan gratuita, frigobar, cassaforte per laptop, presa USB, biancheria e set cortesia bagno, asciugacapelli, ampio bagno, finestra.

E’ un vecchio chiuso.

Cenni Storici

Questa camera prende il nome da via Papa Gregorio XIII, già vescovo di Vieste con nomina papale del 20 luglio 1558.  Nato a Bologna l’1.1.1502, Ugo Boncompagni da laico fu valente avvocato e docente di diritto presso la dotta Università, riscuotendo grande ammirazione dai suoi discepoli e colleghi. Riformista cattolico convinto e canonista insigne partecipò attivamente come massimo protagonista nel Concilio di Trento (1545 – 1563). Al termine del Concilio Papa Pio IV lo volle a Roma e il 12 maggio 1565 lo nominò cardinale. All’età di 70 anni, il 13 maggio 1572 salì al trono pontificio con il nome di Gregorio XIII. Carlo Borromeo lo definì “Ecce vir in quo dolus non est”. Rigoroso ai suoi principi, moralizzò l’ambiente ecclesiastico, che in quei tempi era dissoluto e corrotto, riducendo in esso l’eccesso del lusso.  Per questo, l’opinione dei romani sulla sua persona cambiò radicalmente, rispetto al momento della sua nomina, meritando giudizi altamente positivi dai suoi contemporanei. Diede grande impulso alla cultura e alle attività missionarie in Sudamerica e in Oriente, svolte principalmente dai cappuccini e dai gesuiti. Favorì la fondazione di scuole e collegi, come il Collegio Germanico, il completamento della Chiesa del Gesù e l’Università Gregoriana, mettendo a frutto il lavoro svolto da Ignazio di Loyola e dai gesuiti. Riformò il Calendario Giuliano risalente all’epoca di Giulio Cesare (45 a. C.) in relazione alla reale durata dell’orbita terrestre intorno al sole di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Col tempo tutte le nazioni del mondo si sono uniformate al nuovo calendario, che in suo onore, è chiamato Calendario Gregoriano. Non dimenticò la sua diocesi di Vieste facendola riportare nelle Carte Geografiche affrescate da Antonio Danti nelle Sale Vaticane. All’Altare della Cappella di S. Michele Arcangelo nella Cattedrale di Vieste, concesse il privilegio dell’acquisto dell’indulgenza plenaria per l’anima dei defunti durante la Messa di suffragio celebrata da un sacerdote locale. Fino al momento della nomina pontificia, nonostante i numerosi incarichi e titoli, preferì sempre sottoscriversi e firmare tutti gli atti conciliari come “Ugus Boncompagnus, Episcopus Vestanus”. E’ riconosciuto come uno dei più grandi papi della storia della Chiesa. La sua statua è posta in San Pietro sul lato destro davanti all’altare principale.