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JUDECA (prossima apertura)

Descrizione

Camera matrimoniale Comfort di mq 20

Ingresso autonomo indipendente con accesso dal vicolo

Breakfast: Porta Ad Alt

Dispone di aria condizionata, Tv led satellite 40”, connessione wi-fi e lan gratuita, frigobar, cassaforte per laptop, presa USB, biancheria e set cortesia bagno, asciugacapelli, ampio bagno, balcone e finestra.

E’ una mansarda con vista mare.

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Cenni Storici

Questa camera prende il nome da Via Judeca dove un tempo viveva la comunità ebraica di Vieste. Questa via si sviluppa ora per una decina di metri, ma un tempo doveva essere lunga almeno il doppio, perché si innestava sulla strada della Ripa, proveniente dalla piazzetta del Seggio. Il terremoto del 16 febbraio 1838 causò il crollo di gran parte della strada costiera, con il distacco di grossi macigni dalla falesia, nonché gravi danni alle abitazioni, per fortuna senza danni alle persone. All’inizio di via Judeca si può intuire che un tempo era posizionata una porta. Questa era sempre aperta, ma per consuetudine, in tutto il mondo cristiano veniva chiusa durante la settimana santa, onde evitare aggressioni da parte dei cristiani verso gli ebrei. In realtà questo problema non esisteva a Vieste, ove vi erano ottimi rapporti di convivenza tra le due comunità. Anzi è documentato che il medico curante del vescovo viestano era un medico ebreo. Infatti, la comunità ebraica viestana oltre ad essere ricca era molto dotta, e contava la presenza di diversi medici. Ne è testimonianza la traduzione dal latino all’ebraico della famosa opera De Cyrurgia di Guglielmo da Saliceto, da parte di Isaac ben Salomon del Barri, avvenuta proprio a Vieste nel 1456, come riportato alla fine del manoscritto. La comunità ebraica di Vieste era famosa per la sua rete di rapporti commerciali con altre città dell’Adriatico, per il commercio di prodotti del Gargano. Oltre a valenti medici erano presenti esperti erboristi, che dalle essenze del Gargano traevano la materia prima per realizzare importanti principi di arcaica farmacopea. La florida comunità ebraica viestana dovette abbandonare la città all’indomani del decreto di espulsione promulgato nel 1492 dai sovrani di Spagna Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Con molta probabilità i nostri concittadini di fede ebraica dovettero seguire la stessa rotta di altre centinaia di migliaia di persone, ossia cercare rifugio nei Balcani e in Grecia.  Il 30 novembre 2015 grazie al conferimento della cittadinanza onoraria della città di Vieste ad Alberto Mieli, sopravvissuto all’inferno dei campi di sterminio di Auschwitz, Birkenau e Mauthausen, la comunità ebraica viestana è stata ricostituita, dopo oltre cinquecento anni.